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Nell’ambito del Progetto sul tema della risocializzazione dei detenuti e della rieducazione della pena, venerdì 13 gennaio 2017 la Camera Penale di Monza, unitamente agli altri ideatori del progetto (un gruppo di Magistrati monzesi appartenenti a ANM, la Direzione della Casa Circondariale di Monza e l’Ordine degli Avvocati di Monza) ha assistito in carcere alla proiezione del film “Si può fare” interpretato dall’attore Claudio Bisio che, nell’occasione, ha fatto visita ai detenuti per un dibattito sul tema del lavoro (l’argomento del film) e dei pregiudizi, i cui contenuti morali e sociali hanno arricchito l’appuntamento.

L’attore sulla sua pagina Facebook, in ricordo dell’incontro, ha scritto “Un ringraziamento a coloro che hanno organizzato l’evento, ma soprattutto ai ragazzi che hanno partecipato...” e ha postato alcuni scatti.

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Sempre nell'ambito del medesimo Progetto, giovedì 23 febbraio 2017 la Camera Penale di Monza ha presenziato in carcere alla proiezione del film “Vai e vivrai” del regista Radu Mihaileanu.

Alla visione ed al successivo dibattito sul tema del razzismo, ha partecipato il giornalista Gad Lerner.

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Pubblichiamo sul sito nella sezione osservatorio la sentenza emessa il 20.06.2016 dal Tribunale di Monza in composizione monocratica in persona del Giudice Dott.ssa Caronni in tema di inutilizzabilità ai fini di prova del reato di guida in stato d'ebbrezza del prelievo ematico eseguito in Ospedale su richiesta della Polizia Locale perchè non accompagnato dall'avviso all'indagato della facoltà di farsi assistere da un difensore.

Pubblichiamo sul sito nella sezione osservatorio la sentenza, segnalata dalla Collega Alessandra Nucci, emessa dalla Dott.ssa Sechi del Tribunale Penale di Monza il 08.07.2015 in punto di assoluzione dal reato di truffa per mancanza degli artifizi e dei raggiri nella condotta dell'imputato che si traduca in un mero inadempimento contrattuale.

Lunedì 21.11.2016 il Presidente della Camera penale monzese, Maura Traverso, è intervenuta ad un convegno sul gioco d’azzardo, quale forma di dipendenza ancora non riconosciuta legalmente, che ha visto la partecipazione, fra gli altri, del Prefetto di Monza, del dr. Resentini (ATS Brianza), del dr. Cocchini (SER.D. Monza), di Anna Martinetti (consigliere comunuale lista civica), di don Mazzi nonché di una nutrita rappresentanza di detenuti e di studenti di tre Istituti scolastici di Monza.

Il convegno si inserisce nel progetto biennale del Centro di Promozione della legalità di Monza e Brianza 2016-2017, a cui la CP Monza ha già collaborato.

 

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